Il tuo depuratore acque reflue è a norma?
Perchè li usiamo? I benefici
Depuratori di Acque Reflue: Conformità, Rischi e Sanzioni
Troviamo spesso depuratori “dimenticati” e clienti che in maniera onesta asseriscono di essere in regola. Una volta installato un depuratore acque reflue richiede una costante manutenzione. Dopo poche settimane dalla data di installazione un depuratore può scaricare nella rete idrica un refluo non più in regola.
Quando un depuratore non è a norma, si possono verificare conseguenze significative sia dal punto di vista legale che ambientale.
Cosa Significa “Non a Norma”?
Un depuratore è considerato “non a norma” quando non rispetta i requisiti stabiliti dalla normativa vigente in merito al trattamento e allo scarico delle acque reflue. Le principali violazioni includono:
Superamento dei Limiti di Emissione: Quando i parametri specifici come BOD (Domanda Biochimica di Ossigeno), COD (Domanda Chimica di Ossigeno), azoto e fosforo nelle acque trattate eccedono i valori consentiti.
Mancanza di Autorizzazione: L’impianto non possiede un’autorizzazione valida, oppure questa è scaduta o è stata revocata.
Violazione delle Prescrizioni dell’Autorizzazione: L’impianto non rispetta le condizioni specifiche stabilite nell’autorizzazione allo scarico.
Problemi Strutturali o Funzionali: L’impianto presenta difetti che compromettono il corretto trattamento delle acque.
Sanzioni per Depuratori Non a Norma
Le sanzioni possono essere sia amministrative che penali e possono includere:
Sanzioni Amministrative
Multe Pecuniarie: Possono arrivare fino a 60.000 euro.
Sospensione o Revoca dell’Autorizzazione: L’autorizzazione allo scarico può essere sospesa o revocata.
Sanzioni Penali
Pene Detentive: Fino a due anni di arresto.
Ammende: Fino a 30.000 euro.
Sanzioni Accessorie: Come la confisca degli impianti.
Rischi per l’Ambiente e la Salute
Oltre alle sanzioni legali, un depuratore non a norma può provocare:
Inquinamento delle Acque: Gli scarichi non trattati possono contaminare fiumi, laghi e falde acquifere.
Rischio per la Salute Pubblica: Acque inquinate possono causare malattie.
Danni all’Immagine: Un’azienda con un impianto non conforme può subire un danno reputazionale.
Come Evitare Sanzioni e Problemi
Per evitare sanzioni e proteggere l’ambiente, è fondamentale:
Verificare la Conformità dell’Impianto: Effettuare controlli periodici per assicurarsi che l’impianto rispetti i parametri normativi.
Ottenere le Autorizzazioni Necessarie: Assicurarsi di avere tutte le autorizzazioni richieste per lo scarico delle acque reflue.
Manutenzione e Controllo: Effettuare manutenzioni regolari e risolvere tempestivamente eventuali malfunzionamenti.
Riqualificazione dell’Impianto: Aggiornare l’impianto per garantire la conformità.
Normativa di Riferimento
Il Decreto Legislativo 152/2006, noto come Testo Unico Ambientale, è la principale normativa che disciplina la gestione delle acque reflue in Italia. L’allegato 5 del decreto stabilisce i limiti di emissione per gli scarichi.
In sintesi, la conformità alla normativa vigente è essenziale per evitare sanzioni, proteggere l’ambiente e salvaguardare la salute pubblica.
- 1. Verifica dell’autorizzazione allo scarico:
- Ogni scarico di acque reflue deve essere autorizzato dall’autorità competente.
- L’autorizzazione specifica i limiti di emissione consentiti per i vari parametri, come la domanda chimica di ossigeno (COD), la domanda biochimica di ossigeno (BOD), i solidi sospesi, il pH, ecc.
- L’autorizzazione può anche definire le modalità di controllo e le frequenze dei prelievi.
- Ogni scarico di acque reflue deve essere autorizzato dall’autorità competente.
- 2. Controllo dei parametri di emissione:
- I parametri di emissione devono rientrare nei limiti stabiliti dall’autorizzazione.
- Si devono effettuare analisi chimiche, fisiche e microbiologiche per verificare la qualità delle acque scaricate.
- Le analisi devono essere eseguite da laboratori accreditati.
- I parametri di emissione devono rientrare nei limiti stabiliti dall’autorizzazione.
- 3. Valutazione dell’impianto:
- Il depuratore deve essere dimensionato correttamente per la quantità di acque da trattare, tenendo conto della portata e delle caratteristiche delle acque reflue.
- È importante verificare che l’impianto sia in buono stato di manutenzione e che i vari componenti funzionino correttamente.
- Si devono seguire le procedure previste per la gestione e lo smaltimento dei fanghi di depurazione.
- Il depuratore deve essere dimensionato correttamente per la quantità di acque da trattare, tenendo conto della portata e delle caratteristiche delle acque reflue.
- 4. Controlli periodici e ispezioni:
- L’autorità competente effettua controlli periodici per verificare il rispetto dei limiti di emissione e la corretta gestione dell’impianto.
- In caso di non conformità, possono essere applicate sanzioni.
Non rischiare, non scaricare !
Alla luce della complessa gestione di un impianto di depurazione con scarico nella rete, vale la pena porsi una domanda: Vale la pena rischiare o conviene valutare una soluzione come quelle proposte da Hydrobay? Con Hydrobay riutilizzi la stessa acqua e non scarichi nella rete
- L’autorità competente effettua controlli periodici per verificare il rispetto dei limiti di emissione e la corretta gestione dell’impianto.




