IL DEPURATORE COMPATTO PER ACQUE REFLUE
Per venire incontro alle sempre più frequenti richieste di gestione acque reflue con portate da 500 a 3000 lt/gg abbiamo ideato un’unico sistema compatto e trasportabile, adattabile alle più disparate difficoltà depurative. Nasce cosi la serie Compact Oxy e Bio di Hydrobay.
Compact Oxy : Versione Standard
Compact Bio : Versione come Oxy ma con impianto biologico ( micro organismi )
Un decantatore compatto composto da un unico serbatoio 2 o 4 setti con una serie di separazioni. Per rimuovere anche i metalli disciolti ed altre tipologie di inquinanti concentrati nei reflui, sono presenti una serie di filtrazioni fisiche con: zeolite o quarzite, carboni attivi e a volte anche, resine a scambio ionico. E per le applicazioni di riutilizzo in campo ospedaliero e per reflui provenienti dal lavaggio di mezzi agricoli del settore vitivinicolo sono disponibili kit di filtrazione e
sanificazione con raggi UV.
Modelli
OXY 2.750.2F
Capacità depurativa fino a 1000 lt gg, per usi discontinui e con acque poco cariche come car detailing, privati, cantieri edili, produzione mobili etc.
Dimensioni: 1200x1100x2050H mm
BIO 2.750.2F
Come l’impianto OXY ma con l’aggiunta del sistema di dosaggio microbico BIOHYDRO DUAL
Capacità depurativa fino a 1000 lt gg, per applicazioni con carichi organici come, piccole meccaniche, piccoli autolavaggi.
Dimensioni: 1200x1100x2050H mm
OXY 4.750.2F.4.0
Impianto di depurazione ossidativo con capacità fino a 3000 lt. gg per acque reflue derivanti da usi discontinui e con acque organicamente poco cariche.
Dimensioni: 2400x1100x2050H mm
BIO 4.750.3F.4.0
Capacità depurativa fino a 3000 lt gg, per applicazioni con carichi organici come, industrie meccaniche, industrie alimentari, lavaggio carrelli elevatori, piattaforme, mezzi agricoli.
Dimensioni: 2400x1100x2050H mm
OBBIETTIVI
Obbiettivo del progetto è creare un sistema in linea con le normative recepite con il D.l.gs. 152/2006 ed in particolar modo in grado di riutilizzare le acque reflue di lavaggio dopo idonea depurazione.
La 152 prevede che i reflui devono essere raccolti e smaltiti tramite smaltitori autorizzati oppure immesse in rete fognaria previa apposita depurazione che li faccia rientrare in tabella 3.
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Il depuratore Serie Compact è studiato per essere facilmente installato ed eventualmente essere spostato se utilizzato in cantieri.
Si tratta di una struttura in carpenteria monoblocco dove serbatoi e componenti sono integrati in un unico corpo.
Può essere installato in prossimita delle aree di lavaggio o dei punti di raccolta dei reflui.
La prima fase di trattamento consiste in una selezione delle sabbie e detriti pesanti, questo processo avviene nelle piattaforme HB Hydrobay o in pavimentazioni con pozzetto di raccolta, ove attraverso una griglia di protezione alla pompa di rilancio e una pompa di rilancio a ventosa avviene la separazione di tutti quei detriti grossolani e più pesanti evitando di inviarli al depuratore.
Le componenti elettriche (quadro di comando e soffiante/compressore d’aria) sono installate all’interno di un box ermetico in acciaio trattato, dotato di sportello con chiave.
LE FASI
Le fasi di depurazione
Queste le fasi in una configurazione standard
Fase 1
Sedimentazione primaria e disoleazione.
Il refluo proveniente dall’accumulo o dalle piattaforme di lavaggio, sarà̀ inviato alla prima sezione del depuratore. Questa sezione avrà̀ funzione di disoleazione e rilancio alla fase successiva attraversando una filtro a pacchi lamellari.
Fase 2
Prima sezione di Ossidazione Biologica con filtrazione a pacchi lamellari in cui è prevista l’ossidazione delle sostanze in soluzione. L’aereazione avverrà attraverso un ulteriore ossigenatore che consente la diffusione in micro bolle dell’aria fornita attraverso un compressore esterno.
Ossigenazione: Nella seconda sezione e terza sezione al fine di agevolare la formazione della massa batterica sono presenti due ossigenatori attivi 24 h su 24 h
Fase 3
Seconda Sezione di Ossidazione biologica con filtrazione a coalescenza in cui è prevista l’ossidazione delle sostanze in soluzione. L’aereazione avverrà attraverso un ulteriore ossigenatore che consente la diffusione in micro bolle dell’aria fornita attraverso un compressore esterno.
Fase 4
Sedimentatore Finale con azione sanificante in cui è previsto un dosaggio chimico per favorire la precipitazione dei metalli eventualmente
presenti in soluzione e la disinfezione del refluo. Qui sarà installato un filtro a coalescenza per la rimozione dei solidi, dei particolati e dei precipitati eventualmente formatisi durante i processi di ossidazione e disinfezione.
Dosatore prodotto sanificante a base di Ipoclorito di Sodio al 15%
All’interno del sedimentatore finale verrà dosato tutti i gg 5 milligrammi a m3 di ipoclorito al 15% con l’utilizzo di apposita pompa peristaltica con portata regolabile.
Le acque al termine dei processi depurativi descritti saranno quindi inviati alla successiva sezione di trattamento che prevede la filtrazione
Fase 5
FILTRAZIONE FISICA
Al fine di bloccare ogni residuo di solidi disciolti il refluo in uscita dalla sezione finale di accumulo e sanificazione attraverserà una batteria di filtri in zeolite, carboni attivi e resine a scambio ionico
Fase 6
Filtrazione fisica finale con filtro a cartuccia
COMPACT OXY CON MISCELE MICROBICHE
La versione COMPACT BIO prevede l’integrazione con un sistema BIOLOGICO di depurazione.
Viene sfruttato il processo naturale di metabolizzazione delle sostanze organiche, eliminandole. L’impianto di trattamento acque reflue biologico, si basa, come detto sul processo naturale di metabolizzazione delle sostanze organiche utilizzando miscele di polveri microbiche.
LEGISLAZIONE
– Decreto legislativo n°152 del 03/04/2006: norme in materia ambientale
– Decreto legislativo n°152 del 11/05/1999: disposizioni sulla tutela delle acque dall’inquinamento e
recepimento della direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della
direttiva 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati
provenienti da fonti agricole
– Norma UNI-EN 1825-1: separatori di grassi – parte 1: principi di progettazione, prestazione e prove,
marcatura e controllo qualità
– Norma UNI-EN 858-1: impianti di separazione per liquidi leggeri (ad esempio benzina e petrolio) –
Principi di progettazione, prestazione e prove sul prodotto, marcatura e controllo qualità
– Norma UNI-EN 858-2: impianti di separazione per liquidi leggeri (ad esempio benzina e petrolio) –
Scelta delle dimensioni nominali, installazione, esercizio e manutenzione
Accessorio